L’oratorio di Sant’Antonio Abate era ed è tutt’oggi proprietà della Confraternita di Sant’Antonio, che come tale perseguiva lo scopo peculiare di incremento del culto pubblico, di esercizio di opere di carità, di penitenza e catechesi, e si era dotata degli ordinamenti dati dal concilio tridentino ed in special modo “della regola di Milano” che disciplinava tutta la vita della confraternita: l’ammissione dei confratelli, l’abito, gli esercizi spirituali, le feste, il digiuno, la disciplina, l’elemosina e le cariche sociali. I confratelli si occupavano in particolar modo delle pubbliche processioni che venivano da essi svolte tutte le prime domeniche di ogni mese e nelle feste di Maria Vergine e intervenivano in tutte le processioni, muovendosi intorno alla parrocchiale cantando litanie.
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