Un orgoglio spropositato

La Parrochiale dei Santi Michele e Solutore risulta essere, secondo l'espressione di Augusto Cavallari Murat, il "simbolo di un orgoglio spropositato [...] autoritratto della collettività agraria e bottegaia nell'attimo della massima spinta settecentesca di promozione umana". Di fatto la chiesa è di altezza e volume più che doppi rispetto agli edifici precedenti nel centro, e propone un linguaggio ardito e spettacolare, lontano dalla moderazione tipica dell’architettura di questi territori

Disegno dell’arch. Rana Fonte Archvio di Stato Torino

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