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Il palazzo, le cui origini risalgono al Seicento, veniva ricostruito a fine Settecento per volontà di una donna molto intraprendente, la Contessa Giuliana della Martirana, che nel 1783 affidava il progetto a Luigi Barberis, uno dei più attivi architetti della seconda metà del Settecento. Il Barberis realizzava un palazzo di rappresentanza, riprendendo lo schema di atrio voltato, scalone, cortile con fondale. Al di sopra dell'androne, un grande salone ospitava feste e balli. Gli alloggi da reddito, al piano superiore, affacciavano sul cortile. Il palazzo, danneggiato dai bombardamenti bellici, è stato oggetto di un interessante progetto di restauro, curato negli anni '50 dall'architetto Ottorino Alloisio.