Il restauro degli anni Sessanta

Nel 1961 inizia il restauro della chiesa. Grazie alle ricerche condotte durante il cantiere si è potuto comprendere la complessità e la ricchezza delle fonti a cui ha attinto Costanzo Michela. Si nota per esempio una forte influenza d’oltralpe, proveniente dall’architettura del centro Europa, in particolare quella Boema. L’assenza di decorazione murale ricorda invece il Vittone nella chiesa di San Bernardino di Chieri. Sono scomparsi, purtroppo, i due putti in legno che apparivano nella balaustra sopra la navata centrale. Ma il resto della struttura lignea ancora conservata è fondamentale per comprendere la struttura della chiesa e gli effetti scenici ricercati.

Fotografia del coro ligneo di Santa Marta, dalla campagna di restauro, 1972

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