Chiesa di Santa Maria di Piazza Torino

Il progetto è improntato alla ricerca della luce. Per riuscire a catturarne il massimo possibile dall'esterno, Vittone crea alcuni espedienti innovativi, che verranno poi impiegati in altre sue opere posteriori. La soluzione formalmente più originale è lo scavo dei pennacchi, posti tra i pilastri e la cupola che in questo modo viene traforata con una serie di finestre, creando una camera di luce quadrata. Vittone stesso illustrerà le ragioni di questa soluzione nel trattato Istruzioni Diverse (1766). Nonostante alcune pareti siano cieche a causa della contiguità con edifici preesistenti, Vittone prevede 12 finestroni che, insieme al lanternino centrale e alle 8 finestre poste tra gli archi di scarico, danno un'idea di grande leggerezza a tutto lo spazio.