da Fondazione Compagnia di San Paolo, edificisacri.it
Nel 1728 Vittorio Amedeo II dona alla Confraternita del Santo Sudario, parte dell' isolato di Sant'Isidoro, posto ai margini dell'ampliamento occidentale, perchè venga realizzato un ospedale per la cura dei pazzerelli, attività a cui era dedita la Confraternita. Le persone con problemi psichici erano in quei tempi costrette a vivere in strada e il re decide di porvi rimedio, prevedendo un'apposita struttura. L'ospedale accoglierà "pazzerelli" da tutta la città, creando malcontento nel nuovo quartiere. Ma i ricoverati saranno sempre più numerosi e a fine secolo si deciderà di costruire il grande manicomio regio, nell'isolato di Sant'Eligio, a fianco del vecchio ospedale.
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