Il palazzo Saluzzo Paesana - 5000 metri quadri da destinare a dimora di un ambizioso cliente che cercava il suo posto nella società torinese - rappresenta la grande occasione per il Plantery. Da anni aveva messo a punto studi sulle volte per ricoprire androni e spazi di non elevata altezza. Partendo dalla volta stellare del Guarini per palazzo Carignano e dalle coperture del Garove, elabora un sistema in cui su una volta principale si innestano volte secondarie, riuscendo a realizzare concatenazioni di spazi con coperture grandiose e allo stesso tempo leggere. Le volte "planteriane" verranno utilizzate per quasi tutto il XVIII secolo e riprese da diversi architetti piemontesi, in particolare nei palazzi dell'area nord ovest della città e in via Dora Grossa. Ma l'apice di questo sistema di volte viene raggiunto a palazzo Saluzzo Paesana.
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