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Nel nuovo quartiere juvarriano gli edifici raggiungono un'altezza di venti metri e partecipano a prospettive più ariose, con strade di larghezza superiore (dai 4 metri della città quadrata agli 11 nel nuovo ampliamento). Tuttavia per il disegno delle facciate ci si attiene all'uniformità imposta dai regolamenti governativi, che ancora riprendono lo schema castellamontiano, con le finestre sormontate da timpani alternati a serliane. A tali segni, ricorrenti in gran parte dei fronti cittadini, qui viene aggiunto un motivo a conchiglia. Nei fronti di palazzo Paesana sono evidenziati tre ordini: due, di grande altezza, corrispondono al piano terra e al piano nobile, mentre un terzo, corrispondente all'ultimo piano, è di altezza ridotta, proprio per mettere in risalto quella dei piani inferiori.
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