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Tra il XVI ed il XIX secolo si rinnova completamente la decorazione interna della Cattedrale con stucchi ed affreschi. Le pitture delle volte sono opera di Giovanni Monevi nel secondo Seicento e di Pietro Ivaldi detto il "Muto" a metà Ottocento. L’interno viene radicalmente trasformato in forme barocche; nel transetto, a sinistra, l'altare settecentesco di San Guido con la pala del genovese David Corte. A fine Settecento si riorganizza la planimetria, il pavimento viene rialzato e si sistema il presbiterio con la demolizione dello scalone centrale d’accesso e la costruzione delle due scale laterali. Il pulpito viene realizzato nella prima metà dell'Ottocento, riutilizzando lastre marmoree rinascimentali.
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