A quell'epoca, con i suoi 83 metri, era la seconda guglia più alta dopo la Mole Antonelliana. L'elasticità della struttura, consentì di non subire danni durante la tromba d'aria del 23 maggio 1953 che danneggiò invece proprio la Mole e la statua dell'angelo che la sovrastava. Oggi è la quinta sommità più alta della città di Torino: dopo il grattacielo Intesa San Paolo, il grattacielo del Lingotto e la Torre Littoria di piazza Castello. A nessuno di questi è stato comunque concesso di superare nello skyline il simbolo della città: la Mole Antonelliana mantiene il suo primato.
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