Non si conosce molto a proposito della vita vissuta dall'architetto e dalla sua famiglia nel suo appartamento nell'edificio. C'è però un fatto di cronaca descritto nella Gazzetta Piemontese, il 20 ottobre 1888, in occasione della sua morte. Egli morì in una modesta camera al 5° piano della sua casa in via Vanchiglia, in cui vi furono conservati alcuni ritratti di famiglia (tra cui un notevole ritratto del compianto avv. Allis e una lettera di lui incorniciata). L'Antonelli, di gusti moderati e semplici, non ebbe quasi altro che comunissimo letto in ferro. Dal suo balcone egli non poté far altro che ammirare e contemplare la sua opera maggiore. Accanto alla camera da letto, ci fu il suo studio.
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