La Città di metà Ottocento vede finalmente la realizzazione delle infrastrutture che rendono maggiormente fruibili e moderni gli stabilimenti termali. In primis la costruzione del ponte sul fiume, atteso da quasi un secolo e concesso dal re Carlo Alberto, per collegare la città alle terme oltre Bormida. Il ponte, di sette arcate in muratura, si collega visivamente con i grandi archi romani, icona della città e con il nuovo viale alberato che giunge fino al centro. La realizzazione del ponte e del nuovo corso Bagni che collega i due poli delle terme, quello centrale con quello oltre il fiume, diviene la premessa per lo sviluppo delle antiche terme.
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