Nel 1841 si recò all'estero in esilio volontario: visitò Ginevra, Lione, Parigi e infine Londra dove incontrò Giuseppe Mazzini, politico e giornalista italiano, che gli affidò alcuni messaggi riguardanti la spedizione dei fratelli Bandiera in Calabria. Tuttavia dopo il fallimento dell'impresa, si ritirò dalla vita politica per dedicarsi alla poesia: fu in questo periodo che scrisse il canto dedicato alla morte dei fratelli e iniziò la stesura de Il Profeta, il suo capolavoro letterario.