Dopo la morte di Augusto Tedeschi nel 1951, l’azienda andò nelle mani di Virginio. Egli tra il 1959 e il 1967, rafforza la presenza dell'azienda, sia su scala regionale che nazionale, con nuovi stabilimenti: a Settimo Torinese (1959), dove si fabbricarono cavi e pneumatici; ad Anagni (1962), adibito alla fabbricazione di pneumatici; ad Ascoli Piceno (1967), specializzato nella fabbricazione di cavi e assunse le dimensioni di una multinazionale con stabilimenti in Francia, Spagna, India, Colombia, Cile, Venezuela e Brasile. Si trattò di un totale di circa 20.000 dipendenti.
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