Una lunga storia architettonica

Alla ricostruzione della primitiva cappella distrutta dall'incendio, fecero seguito nei secoli numerosi interventi di ampliamento e modifica. Nel XI secolo sotto il Vescovo di Acqui S. Guido la neo “Parrocchia della Bruceta” fu riedificata in puro stile romanico con all’interno il simulacro salvatosi dall’incendio. Alla fine del XVII secolo fu nuovamente abbellita e venne costruita l'abitazione per il custode. Nel XIX secolo, negli anni successivi la concessione dell’Indulgenza Plenaria Perpetua, visto il gran numero di fedeli che si recavano in pellegrinaggio, venne iniziata un’opera di ristrutturazione dell’edificio sacro che interessò l’intero corpo di fabbrica, innalzamento del campanile compreso, giungendo al risultato attuale e sacrificando o incorporando buona parte dell’antica pieve romanica. Numerosi gli abbellimenti, fra questi, come risulta da ricerche effettuate, l’altare, il pavimento presbiteriale e la balaustra donati da un benefattore e provenienti dal Palazzo dell’Università di Genova, già sede del Collegio dei Gesuiti. Tra le opere realizzate per il primo centenario del 1918 ricordiamo la realizzazione di un pozzo, in quegli anni di grandissima utilità per la popolazione di Cremolino, unitamente al rifacimento del pavimento lato fedeli.

Fotografia recente del campanile del Santuario

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