Il Santuario di Maria della Rotonda

Sulle preesistenze del tempio nel X secolo fu edificata una chiesa a pianta circolare, dedicata a san Martino di Tours: fu proprio la geometria della pianta a suggerire il nome “Rotonda” per l’edificio. Dopo una serie di abbandoni, interventi di restauro e di abbellimento fu ceduta all’abbazia di Fruttuaria. Nel 1585 le fonti descrivono la chiesa campestre in grave stato di degrado mentre la struttura si presentava in discrete condizioni, anche se le pareti erano scrostate, il pavimento sconnesso e l’altare disadorno. Nel XVII secolo durante l’epidemia di peste, la chiesa venne abbandonata. Alla fine del XVIII secolo, la chiesa venne totalmente restaurata apportando modifiche significative alla struttura del chiostro. Esternamente la facciata si presenta con un ampio portale a tutto sesto incorniciato da quattro grandi paraste concluse da un frontone triangolare. L’unico elemento architettonico rimasto del precedente impianto medievale è il campanile romanico. Don Gallinatti nella secondà metà del XVIII secolo, fece erigere un altro a pianta circolare, munito di campana. Nel 1780 la chiesa divenne santuario ed entrò in uso l’icona della madonna Addolorata, posta sull’altare maggiore tardobarocco, di cui non si ha la datazione d’origine a causa dei numerosi restauri. La proprietà, attualmente dell’ordine domenicano, ospita una comunità di persone con difficoltà sociali, mentre la zona circostante è una delle tappe di percorsi di interesse naturalistico.

Scatta fotografico dal basso del santuario della Madonna della Rotonda di Agliè.

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