Icona della Categoria "Prima del XII sec."Abbazia di Santa Maria di Staffarda Revello

Abbazia di Santa Maria di Staffarda

Abbazia cistercense, complesso di eccellenza delle testimonianze medioevali in Piemonte, inserita in un paesaggio poco alterato.

Complesso abbaziale cistercense ancora leggibile nelle sue funzionalità e nel rapporto con il grande "Tenimento" assegnatole sin dal XIII secolo. Trasformato in commenda, senza monaci, è gestito dai primi del 1700 dall'Ordine Mauriziano, che ne ha conservato i caratteri antichi.

dal martedì alla domenica, dal 29/10 al 28/2: 09.00 - 12.30 (ultimo ingresso ore 12) 13.30 - 17.00 (ultimo ingresso ore 16.30)

Informazioni a cura di:
Fondazione Landscapefor (2016-2024)

Coordinate geografiche:
44.721026° 7.436918°

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Indirizzo:
Piazza Roma, Staffarda

Tag:
#ordine-mauriziano, #chiesa, #religione, #abbazia.

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Particolare della Cartografia del Piemonte, a cura di Jean Baptiste Nolin, inizio XVII secolo

Riprese da Drone 2014

Lo sfondo del Monviso potenzia straordinariamente l'immagine già affascinante del complesso medioevale immerso nella campagna senza costruzioni recenti.

Nell'immagine il monolito ritenuto da molti cippo inaugurale della chiesa (con la M di Maria in carattere onciale, come si usava nei codici medioevali).

L'Abbazia è una delle cinque in Piemonte costruita secondo il modello cistercense (le altre sono a Lucedio, Casanova, Rivalta Scrivia e Tiglieto). Come negli altri casi, la capacità dei monaci di amministrare i vasti tenimenti, bonificare le parti incolte e commerciare con le valli vicine, rese il complesso un centro importante e potente nel giro di pochi decenni . La ricostruzione di Francesco Corni consente di leggere le varie parti del complesso, realizzate secondo un disegno standard r...

Nelle splendide monografie regionali illustrate del Touring club, Staffarda nel 1958 è ripresa come tipica tenuta agricola della "Granda".

Nella carta la disposizione delle truppe all'inizio della battaglia.

Architettura / Un complesso tipico

Il complesso abbaziale conserva l'impianto organizzativo tipico dell'ordine cistercense, che nel secoli XII e XIII si diffuse in tutta Europa con forme e moduli edilizi simili. Il chiostro era il centro della vita monacale e lo snodo delle varie funzioni. Su di esso si affacciano la sala capitolare, il refettorio, il lavatoio per le abluzioni dei monaci. Sempre sul chiostro sul lato sinistro si affacciano i servizi del convento e dall'altra le stanze dei conversi, i nuovi arrivi. I locali d...

Ancora secondo il modello cistercense, il convento abbaziale funziona come un'unità produttiva: un grande cascina e un centro di accoglienza e di commerci. All'esterno della parte conventuale si trova la foresteria, per i pellegrini, il mercato coperto, e un'area aperta delimitata da una serie di corpi agricoli, per la maggior parte ancora in attività .

Architettura / La chiesa abbaziale

La pianta rappresentata in questo disegno del '700 rappresenta un progetto di restauro e ampliamento dell'Abbazia. Le cappelle laterali rappresentate infatti non sono oggi presenti.

La costruzione in mattoni, con i caratteri della regola dei cistercensi in Italia, ha le proporzioni delle chiese romaniche ma evidenzia nei costoloni e nelle decorazioni architettoniche l'arrivo dello stile gotico che poi caratterizza la fine del XIII secolo e poi quelo successivo. Gli stessi caratteri stilistici si riproducono nella sala capitolare, nel chiostro, fino ai laboratori, presentando un complesso unitario di grande fascino per il visitatore

Il complesso che vediamo ora è diverso da quello originario. La facciata fu rifatta gia nel XV secolo e poi, nel corso degli ultimi 3 secoli, si susseguirono numerosi interventi di recupero e restauro. Nel 1700 l'abbazia, danneggiata dalla battaglia, fu riparata e in parte ricostruita (il campanile, gli archi rampanti) . Ai primi del XIX secolo, a seguito di due terremoti, si dovettero riparare danni strutturali nella navata centrale, altrando il profilo della chiesa gotica nelle prime campa...

Architettura / La sala capitolare

Architettura / I laboratori dei monaci

Nella foto i Vigili del fuoco hanno transennato l'area dove sono caduti i coppi del tetto scoperchiato

Da quache anno si allestisce una rievocazione storica della Battaglia di Staffarda a cura del Gruppo Storico di Revello “Giovanni De Reges”. La rievocazione, ad ogni 18 agosto, ripercorre i luoghi della vicenda dell'agosto 1690, riproducendo le cariche dei Piemontesi guidati dal Duca Vittorio Amedeo e la resistenza e la successiva vittoria dei francesi guidati dal generale Catinat.

Particolari / Pipistrelli a Staffarda

A Staffarda risiede una delle maggiori colonie di "grandi Myotis" note in Italia, di oltre 1000 femmine. Ogni anno la colonia si raduna. per la riproduzione e lo svezzamento nella così detta "camera calda" del complesso abbaziale a partire dai primi di aprile, rimanendo in zona per tutta l'estate, e migrando al primo autunno.

Una vera e propria "macchina d'altare" con sculture, ante di chiusura e una molteplicità di dipinti, realizzata da un pittore locale , Oddone Pascale, verso il 1530, poco dopo che l'Abbazia era diventata Commenda e non era più animata dal convento benedettino.

Alcuni studiosi interpretano da segni diversi (croci all'incorcio dei costoloni, sole fiammeggiante affrescato sull'abside, altri segni sull'edificio del mercato) una presenza importante dei Templari nella storia dell'Abbazia, in un rapporto documentato anche in altre abbazie tra i Templari e l'ordine cistercense. Anche altre decorazioni e inserti sono difficili da decifrare e danno luogo a ipotesi di misteriore influenze o origini, come la decorazione di parete inserita sulla navata sud dell...

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