Icona della Categoria "Presidio"Alle porte dei monti Pallidi. Piano di Riqualificazione Urbana e Ambientale della Valle del Vajolet. Vigo di Fassa

Alle porte dei monti Pallidi. Piano di Riqualificazione Urbana e Ambientale della Valle del Vajolet.

MENZIONE. Premio Fare Paesaggio 2016

Il "Piano-progetto" approvato nel 2015 affronta a scala di paesaggio la riqualificazione dei sistemi insediativi d'alta quota (18.000 mc.). Gli interventi programmati– di recupero del paesaggio culturale e delle matrici insediative originali (vìles ladine) - hanno l'obiettivo di rendere compatibili le attività turistiche presenti in un contesto di alto valore paesaggistico. La redazione, per il Comune di Pozza di Fassa, a cura di A²studio_progetti e ricerche per il paesaggio alpino (Loredana Ponticelli, Cesare e Claudio Micheletti)

Informazioni a cura di:
Staff Landscapefor (2016-2024)

Coordinate geografiche:
46.447182° 11.641286°

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La valle del Vajolet è in buona parte compresa nell'ambito delle Dolomiti, riconosciuto nella Lista Unesco del Patrimonio dell'Umanità

Collocata in posizione centrale rispetto alle escursioni più impegnative ed interessanti di tutto il gruppo del Catinaccio, la Valle del Vajolet rappresenta una delle "icone" delle Dolomiti. È uno dei pochissimi accessi alle Dolomiti Patrimonio Mondiale che presenta in quota una struttura insediativa storica e un paesaggio culturale ancora leggibile.

Una indagine mirata agli spazi di relazione e al rapporto con il contesto consente di progettare interventi mirati sugli spazi di relazione (sistemazione dei percorsi, slarghi e piccole “piazze” con pavimentazioni rustiche, punti d'acqua, punti di sosta.

Il piano assume come obiettivo una razionalizzazione complessiva del patrimonio edilizio disponibile nella valle, per favorire una ottimizzazione degli utilizzi, a fini turistici e produttivi.

Progetti / La raccolta firme

Il processo partecipativo ha coinvolto tutti i proprietari e gli attori socioeconomici e culturali della valle.

Il piano introduce una serie di misure di conservazione insediativa collaboranti fra loro, risultato di un intenso percorso partecipativo per ripartire equamente i benefici ed i costi (sociali ed ambientali) delle scelte di pianificazione. La discussione delle modalità di trasformazione ha comportato oltre 50 incontri bilaterali e 5 collegiali.

Le misure di incentivo sono uno strumento importante quanto le regole per le trasformazioni: si prevedono analiticamente: - Incentivi per aumentare la qualità degli spazi collettivi e le prestazioni ambientali del sistema insediativo anche con accordi di pianificazione; - Premialità volumetriche proporzionali ai diversi tipi di intervento per aumentare la sostenibilità ambientale degli edifici; - Trasferimento controllato di volumi edilizi esistenti per recuperare situazioni di degrado; -...

Il piano centra l'attenzione su una complessiva sostenibilità ambientale e paesaggistica: - contenere le emissioni di CO2, il consumo di energia non rinnovabile e delle risorse naturali, il carico di acque reflue, l'erosione del suolo da eccesso di calpestìo, l'inquinamento acustico - reintrodurre le attività rurali montane (monticazione, sfalcio) - conservare tipologia e caratteri costruttivi degli edifici originali (tobià e rifugi storici) - riqualificare/riconvertire ad usi c...

Da una parte si prevede la rimozione e la ricollocazione dei volumi incongrui o posti in posizioni inadeguate; dall'altra un sistema di incentivi per promuovere la riqualificazione degli edifici privati e degli spazi aperti organicamente connessi.

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