da Archivio storico Città di Torino
“E la vostra Capitale, o signori, non manca propriamente d'altro che il pubblico giardino, grandioso proporzionato alla bellezza dei suoi edifizi, ed all'ampiezza degli altri suoi commodi, per diventare la più agiata, la più bella Capitale d'Europa” così parlava il consigliere municipale nel 1855, quando in seguito alle fantasie progettuali derivate dal disarmo napoleonico, era stato indetto un concorso per la creazione di un giardino pubblico.