da Direzione Regionale Musei Piemonte
Nel periodo dell’occupazione napoleonica, il Castello e il parco perdono la loro funzione di dimora di rappresentanza. Il Castello viene trasformato in ospizio e il parco suddiviso in proprietà più piccole, per essere venduto a privati. Soltanto dopo la Restaurazione, nel 1823, torna a essere proprietà della famiglia reale e Carlo Felice decide di apportare nuove modifiche. Tra queste, anche l’ingrandimento del parco che passa a 34 ettari di estensione. Su progetto dell’architetto paesaggista tedesco Xavier Kurten, si trattano alcune aree del parco secondo il gusto "all'inglese" allora in voga, abbandonando le simmetrie verdi a favore dell’impianto di gusto romantico che possiamo vedere ancora oggi.