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Primo Parco Regionale italiano, appartenente alle Residenze Sabaude
Il Parco Regionale La Mandria rientra nelle Residenze Sabaude e fu il primo Parco Regionale istituito in Italia nel 1978.
Informazioni a cura di:
Caterina Gaspardo Moro (2017-2025)
Coordinate geografiche:
45.160616° 7.585716°
A Nord di Torino si estendono 6.571 ettari adibiti, dal XVI secolo, a riserva di caccia della corte sabauda. Nel 1978, divenne il primo Parco Regionale istituito in Italia. Il parco è interamente circondato da un muro di cinta lungo 30 km.
A metà del XVII secolo, per ordine di Vittorio Emanuele II, fu costruito il complesso del Castello della Venaria, progettato da Amedeo Castellamonte. Il complesso fu realizzato lungo un asse di simmetria ( ad oggi identificabile nella Via Maestra) che collegava la parte civile con quella di corte per poi confluire con quella naturale.
Nel 1887 la tenuta fu acquistata dai Medici del Vascello, che la trasformarono in azienda agricola procedendo a numerose bonifiche e stabilendovi coltivazioni di cereali e allevamenti vari. Di grande importanza, fu la produzione di latte,che portò nel 1935 alla costruzione di un impianto di imbottigliamento con una produzione di 2000 lt al giorno. Venne costruita inoltre una centrale idroelettrica per alimentare le cascine.
Costruita negli anni 60, si estendeva per una superficie di 1.600.000 metri quadri con un dislivello massimo di 65 metri. Tutt'oggi è visibile la traccia del percorso, che venne smantellato Il 21 agosto 1978 una legge regionale istituisce il Parco regionale La Mandria.
Costruita tra gli anni 1860-63, in omaggio alla figlia Vittoria. L'edificio presenta una costruzione a corte chiusa, con un edificio centrale di due piani e due maniche laterali, destinate rispettivamente al deposito di mezzi agricoli e stalla per cavalli. Entrambe le maniche hanno la struttura a portico; quello di sinistra venne successivamente chiuso.
Edificata tra il 1862 e il 1863 dall'impresario Leopoldo Galli, in omaggio a Emanuele Guerrieri. Presenta un corpo centrale caratterizzato da un padiglione più elevato e due ali curve, concluse da altrettanti padiglioni. Sebbene avesse una destinazione rurale, l'edificio ha uno schema raffinato, arricchito da un triplo loggiato nel padiglione centrale e dall'apertura serliana, tipica dell'architettura seicentesca torinese.
Edificio che risale al 1860, con la finalità di agevolare la caccia di specie migratorie. L'edificio risulta essere la combinazione di diversi stili architettonici, che gli donano un aspetto medievale fantastico. A metà 900 la famiglia Bonomi Bolchini, che ne ampliò la struttura con l'aggiunta di due ali laterali, anche i giardini circostanti furono rinnovati dal paesaggista Pietro Porcinai.
Ennesimo reposoir di caccia di Vittorio Emanuele, risalente al 1860. Deve il suo nome all'architettura eclettica da cui è caratterizzata. Con un inseme di stili diversi, presenta una pianta triangolare, con un vano centrale esagonale; le tre torri cilindriche erano un tempo ricoperte di lamine di rame, in accordo con il colore originale dell'edificio, rosso granata.
La Stura di Lanzo, che costeggia il versante orientale del Parco, fu sfruttata per il funzionamento della centrale idroelettrica, costruita nel 1921. Il progetto prevedeva l'utilizzo di 2 canali artificiali ed una vasca di decantazione. Il Ceronda invece, segna il confine meridionale del parco, sfociando nella Stura in prossimità di Venaria Reale.
Tra Ottobre e Dicembre vi è la possibilità di fare un giro notturno per mezzo di un trenino, immergendosi nella natura del parco e se si è fortunati si potrà udire il bramito dei cervi nel periodo di accoppiamento.
Nasce nel 1920 e si trasferirà all'interno del parco solo nel 1956. Qualche anno dopo fu costruita anche la Club House. Ha ospitato bene tre Open d'Italia, nel 1999, 2013 e 2014. Occupa una superficie di 150 ettari.
Situato nella zona Nord del Parco della Mandria, si tratta di un iniziativa culturale patrocinata da Ecospirituality Foundation (ad oggi riconosciuta come Onlus). Dreamland è una fabbrica del pensiero e della ricerca, in diversi campi di interesse, al fine di interagire con la natura e con le tematiche dell'interiore. Maggiormente conosciuto per la presenza di un cromlech, costruito secondo la struttura celtica. Questa struttura da vita a numerose iniziative durante l'anno.