Il quartiere, progettato nel 1918 per i lavoratori degli stabilimenti siderurgici, allora in costruzione, cresce per parti, dal 1922 al 1953: una “ville nouvelle” grande due terzi la città interna alle mura romane. L'impianto urbanistico, a isolati, compone tipologie diverse: a nucleo, collegate da bassi fabbricati per negozi, a corte con parti a schiera (per operai) e a villette (per impiegati). I servizi aziendali (dal dopolavoro alla sala per i CdA aziendali, tuttora funzionante) sono progettati nel 1939 da Giò Ponti, con un teatro e aree verdi per i dipendenti (questi ultimi mai realizzati).
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