Di Pianta della Città di Torino 1680, Giovanni Abbiati
Il principe di Carignano offre una cifra consistente (12.000 lire piemontesi!) per acquistare una parte di terreno piuttosto ridotta, di fronte al palazzo, chiusa tra i grandi edifici dei religiosi. Ma le proporzioni della piazza sono talmente precise che si pensa che dietro la proposta del Principe ci fosse la mente visionaria del Guarini! Condizione dell'accordo diventa la nuova posizione della chiesa dei Gesuiti, nel centro della piccola piazza, in asse con il palazzo, al posto di quella prevista con fronte su piazza Castello e in chiara competizione con San Lorenzo del teatino Guarino Guarini... I Gesuiti, a corto di sostanze, sono costretti ad accettare, loro malgrado, sapendo che gli equilibri e i simboli del potere adesso mutano radicalmente!
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