L'intervento di illuminazione scenografica (Guido Chiarelli, anni ‘60) delle chiese e della piazza con i lampioni impero a cornucopia rovesciata rientra nel piano di illuminazione pubblica che qualifica Torino come nuova Ville Lumière. Un sistema integrato di software (2013) regola l'illuminazione in base ad affollamento e necessità e si integra con un sistema wifi.
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