Da Albergo di Virtù ad Albergo di lusso

L'Albergo di Virtù svolge le sue mansioni assistenziali per circa due secoli. Alla fine dell'Ottocento perde la sua funzione e nel 1902 viene adibito a casa da reddito. Dopo pochi anni il palazzo inizia a essere chiamato Casa Gramsci: tra il 1911 e il 1922 circa, Antonio Gramsci qui abitava. Dopo la II Guerra Mondiale, l'edificio viene ceduto alla Comunità ebraica e destinato a ospizio israelitico fino al 1980 quando è dato in cessione alla Città di Torino, divenendo casa popolare. Alla fine degli anni '90 l'edificio, abbandonato e spesso abitato da abusivi e senzatetto, è in gravi condizioni di degrado; fino agli anni 2000, quando diviene un lussuoso hotel della catena spagnola nH, con un attento progetto che trasforma in stanze e sale le maniche intorno al cortile, delimitato da un portico con colonne.

Nelle fotografie, l'immagine del degrado e quella del nuovo albergo. Il progetto dell'hotel ha come fulcro il grande cortile interno, delimitato da archi e colonne, parte più nobile dell'edificio, come già era a fine Seicento

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