da sacrimonti.org
Dopo quasi un secolo di abbandono, a seguito del periodo napoleonico, la chiesa riprendeva la sua attività e veniva completamente ristrutturata nel 1873 dal conte Reviglio della Veneria, in un sobrio stile romanico-lombardo, come era uso del tempo. Nel 1888 la chiesa assumeva l'aspetto attuale di santuario, con in facciata un atrio a tre arcate su colonne ad opera dell'architetto Carlo Ceppi ed il timpano affrescato da Giacomo Grosso, con la Madonna di Belmonte e ai lati, il re Arduino, San Francesco e altri santi. All’interno, diviso in tre navate, gli elementi strutturali sono decorati con motivi geometrici; nella zona absidale, un coro ligneo e diversi affreschi di santi attorniano l’edicola dorata che custodisce la sacra statua della Vergine in trono, già venerata dalle suore in data anteriore al Seicento.