Oggi il Sacro Monte di Belmonte si trova in una situazioni di degrado tale da spingere i monaci francescani ad abbandonare il convento. Ma una chiusura del sito potrebbe significare la fuoriuscita dalla lista dei beni Unesco. Il recupero delle strutture è reso complicato dai numerosi attori in gioco: la proprietà è della contessa Irene Bisiachi Valperga di Masino, ma la gestione è divisa tra l'Ente dei Sacri Monti e i quattro Comuni su cui insiste la proprietà (Cuorgnè, Valperga, Pertusio e Prascorsano) Diventa importante l'intervento della Regione per risolvere i numerosi problemi, destinando energie e risorse per la salvaguardia e la valorizzazione del Sacro Monte.