La "sorgente del Bailo"

Nel periodo di abbandono il mulino fu saccheggiato degli strumenti, manufatti in pietra e decorazioni lapidee che facevano della fabbrica emblema di stratificazioni secolari, testimonianza di mestieri e di alterne vicende. Sono venute così alla luce sorgenti d'acqua che periodicamente ristagnavano in invasi naturali. Fra queste è emersa la “sorgente del Bailo”, che sgorga nella parte alta del bosco, scorre in parte sotterranea; superando l'antico sbocco rinvenuto nella corte del mulino, l'acqua della sorgente raggiunge la Roggia di Calavino fluendo incanalata sotto la cantina Nord, ove sono oggi esposti i monoliti in pietra emersi dagli scavi impiegati per il sostegno del maglio mosso un tempo dalle ruote idrauliche, insieme a un'antica macina in pietra.

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