Prontuario della qualità architettonica e della mitigazione ambientale di Valdobbiadene Valdobbiadene

La seconda “corda” occupa la fascia boschiva tra le prime pendici del monte Cesen, oltrepassato il limite dei coltivi, sino all’altezza del pascolo (da considerarsi, piuttosto che quella attuale, quella precedente all’espansione del bosco, quindi all’incirca sino all’altezza di Pianezze). Questa porzione di versante, in cui il bosco è presente e storicamente utilizzato per la produzione di legname e per i beni che offre, e viene alternato a porzioni a prato per la fienagione, è attraversata giornalmente e stagionalmente dalle transumanze di uomini e bestie. Viene colonizzata da edifici che accorpano le diverse funzioni e le compattano il più possibile, generalmente intrattenendo un rapporto con il terreno che vede l’edificio posizionato su di una sorta di balcone, terrapieno finalizzato a dare un modesto spazio piano sul pendio che generalmente è piuttosto scosceso. Questo piano condensa nello spazio ristretto tutti gli elementi accessori agli edifici, quali le alberature, le sistemazioni esterne, i punti di approvvigionamento/raccolta idrica. Gli edifici si collocano generalmente parallelamente alla viabilità che sale il versante, così come il pianoro che gli crea il piano di imposta, in una posizione che offre una visuale straordinaria sulla pianura.