Icona della Categoria "Rurali"Prontuario della qualità architettonica e della mitigazione ambientale di Valdobbiadene Valdobbiadene

Prontuario della qualità architettonica e della mitigazione ambientale di Valdobbiadene

Un sistema di regole condivise in un paesaggio delicatissimo e curatissimo, oggi patrimonio Unesco (paesaggi vinicoli del Prosecco). Progetto vincitore del Premio "Fare Paesaggio" 2022.

Soggetto Proponente: Comune di Valdobbiadene - Veneto, Italia Ambito A

Il “Prontuario per la qualità architettonica degli edifici in zona rurale” è stato candidato al Premio come nuovo strumento fondato su un percorso di comprensione dei processi storici e delle relazioni paesaggistiche, restituendo centralità alla progettazione e promuovendo crescita e consapevolezza tra cittadini, amministratori e tecnici. Obiettivo del Prontuario è sostenere un cambio di paradigma e un salto di qualità etico/disciplinare nella direzione indicata dai principi della candidatura UNESCO.

Informazioni a cura di:
Raytrayen Beakovic Lauria, Terre srl, Staff Landscapefor (2023-2024)

Coordinate geografiche:
45.90155° 11.99548°

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Materiale di documentazione / Introduzione

Il “Prontuario per la qualità architettonica degli edifici in zona rurale” è stato candidato al Premio come nuovo strumento fondato su un percorso di comprensione dei processi storici e delle relazioni paesaggistiche, restituendo centralità alla progettazione e promuovendo crescita e consapevolezza tra cittadini, amministratori e tecnici. Obiettivo del Prontuario è sostenere un cambio di paradigma e un salto di qualità etico/disciplinare nella direzione indicata dai principi della candidatura...

Materiale di documentazione / Introduzione

Materiale di documentazione / Introduzione

La lettura della struttura paesaggistica di Valdobbiadene qui proposta prende le mossa da alcuni dati oggettivi, i quali creano i presupposti per la lettura del sistema paesaggistico. 1. Osservando una foto aerea del territorio comunale, appare la forma che si vede nell’immagine a lato, e su di essa la venetica Pista dei Veneti, antico tracciato pedemontano, separa l’ambito di montagna da quello pedemontano compreso tra il fiume Piave a Sud-Ovest, i rilievi collinari a Sud-Est. Se si conf...

La lettura della struttura paesaggistica di Valdobbiadene qui proposta prende le mossa da alcuni dati oggettivi, i quali creano i presupposti per la lettura del sistema paesaggistico. 1. Osservando una foto aerea del territorio comunale, appare la forma che si vede nell’immagine a lato, e su di essa la venetica Pista dei Veneti, antico tracciato pedemontano, separa l’ambito di montagna da quello pedemontano compreso tra il fiume Piave a Sud-Ovest, i rilievi collinari a Sud-Est. Se si conf...

La lettura della struttura paesaggistica di Valdobbiadene qui proposta prende le mossa da alcuni dati oggettivi, i quali creano i presupposti per la lettura del sistema paesaggistico. 1. Osservando una foto aerea del territorio comunale, appare la forma che si vede nell’immagine a lato, e su di essa la venetica Pista dei Veneti, antico tracciato pedemontano, separa l’ambito di montagna da quello pedemontano compreso tra il fiume Piave a Sud-Ovest, i rilievi collinari a Sud-Est. Se si conf...

La lettura della struttura paesaggistica di Valdobbiadene qui proposta prende le mossa da alcuni dati oggettivi, i quali creano i presupposti per la lettura del sistema paesaggistico. 1. Osservando una foto aerea del territorio comunale, appare la forma che si vede nell’immagine a lato, e su di essa la venetica Pista dei Veneti, antico tracciato pedemontano, separa l’ambito di montagna da quello pedemontano compreso tra il fiume Piave a Sud-Ovest, i rilievi collinari a Sud-Est. Se si conf...

La lettura della struttura paesaggistica di Valdobbiadene qui proposta prende le mossa da alcuni dati oggettivi, i quali creano i presupposti per la lettura del sistema paesaggistico. 1. Osservando una foto aerea del territorio comunale, appare la forma che si vede nell’immagine a lato, e su di essa la venetica Pista dei Veneti, antico tracciato pedemontano, separa l’ambito di montagna da quello pedemontano compreso tra il fiume Piave a Sud-Ovest, i rilievi collinari a Sud-Est. Se si conf...

La lettura della struttura paesaggistica di Valdobbiadene qui proposta prende le mossa da alcuni dati oggettivi, i quali creano i presupposti per la lettura del sistema paesaggistico. 1. Osservando una foto aerea del territorio comunale, appare la forma che si vede nell’immagine a lato, e su di essa la venetica Pista dei Veneti, antico tracciato pedemontano, separa l’ambito di montagna da quello pedemontano compreso tra il fiume Piave a Sud-Ovest, i rilievi collinari a Sud-Est. Se si conf...

La lettura della struttura paesaggistica di Valdobbiadene qui proposta prende le mossa da alcuni dati oggettivi, i quali creano i presupposti per la lettura del sistema paesaggistico. 1. Osservando una foto aerea del territorio comunale, appare la forma che si vede nell’immagine a lato, e su di essa la venetica Pista dei Veneti, antico tracciato pedemontano, separa l’ambito di montagna da quello pedemontano compreso tra il fiume Piave a Sud-Ovest, i rilievi collinari a Sud-Est. Se si conf...

La lettura della struttura paesaggistica di Valdobbiadene qui proposta prende le mossa da alcuni dati oggettivi, i quali creano i presupposti per la lettura del sistema paesaggistico. Il primo: osservando una foto aerea del territorio comunale, appare la forma che si vede nell’immagine a lato, e su di essa la venetica Pista dei Veneti, antico tracciato pedemontano, separa l’ambito di montagna da quello pedemontano compreso tra il fiume Piave a Sud-Ovest, i rilievi collinari a Sud-Est. Se ...

Il Territorio racchiuso nei confini comunali di Valdobbiadene può essere considerato sintesi del Veneto e rappresentazione di un intero mondo. Oscilla tra i 1570 e i 139 m.slm., contiene un orizzonte verticale di oltre 1400 m scandito e ritmato da una sequenza di almeno sei distinguibili frequenze caratterizzanti, delle “corde” tese secondo altitudine e strutture geo-lito-morfologiche, che lo percorrono principalmente da Est verso Ovest. In queste sei distinte corde, che hanno quindi un’origi...

Il Territorio racchiuso nei confini comunali di Valdobbiadene può essere considerato sintesi del Veneto e rappresentazione di un intero mondo. Oscilla tra i 1570 e i 139 m.slm., contiene un orizzonte verticale di oltre 1400 m scandito e ritmato da una sequenza di almeno sei distinguibili frequenze caratterizzanti, delle “corde” tese secondo altitudine e strutture geo-lito-morfologiche, che lo percorrono principalmente da Est verso Ovest. In queste sei distinte corde, che hanno quindi un’origi...

La prima “corda” in ordine di altitudine riguarda il bene comune del pascolo in quota sul monte Cesen; posizionato come il perno strutturale su cui si incardina la scena paesaggistica di Valdobbiadene e nel quale trovano origine i principi comunitari che riuniscono le 15 regole in cui era a suo tempo suddiviso il territorio oggi compreso all’interno dei confini comunali. Si colloca nella porzione compresa tra Pianezze, come altitudine, e i punti più alti del pascolo, e comprende vari edifici ...

La seconda “corda” occupa la fascia boschiva tra le prime pendici del monte Cesen, oltrepassato il limite dei coltivi, sino all’altezza del pascolo (da considerarsi, piuttosto che quella attuale, quella precedente all’espansione del bosco, quindi all’incirca sino all’altezza di Pianezze). Questa porzione di versante, in cui il bosco è presente e storicamente utilizzato per la produzione di legname e per i beni che offre, e viene alternato a porzioni a prato per la fienagione, è attraversata g...

La terza “corda” si sviluppa sull’altezza dell’antico tracciato del percorso paleoveneto conosciuto come Pista de Veneti. Questa direttrice, di fondamentale importanza per la struttura paesaggistica dell’intero Veneto, vede inanellarsi una serie di centri abitati, a partire dalle pendici orientali dei Lessini sino al Friuli, che nell’attuale territorio comunale di Valdobbiadene possono essere identificati nella sequenza San Vito, Ron, Pieve (Valdobbiadene), Martignago, San Pietro di Barbozza,...

La quarta “corda” si riferisce alle strutture geomorfologiche denominate hogback, tipiche colline monoclinaliche che percorrono da est a ovest la fascia pedemontana, caratterizzando il paesaggio da Vittorio Veneto sino a Bassano. Queste strutture costituite da rocce della serie terziaria, sono state piegate da deformazione di età pleistocenica – miocenica che, con il contributo dell’erosione selettiva, hanno dato vita ad una serie di colline dalle tipiche creste costituite da strati duri assa...

La quinta “corda” comprende le porzioni di territorio a sud della Pista dei Veneti, ad esclusione delle creste collinari, sino al dente del terrazzamento che distingue l’ambito prossimo al fiume Piave dalle porzioni più alte del territorio. Questo ambito, per comodità qui chiamato vallivo poiché percorso dai corpi idrici torrentizi e contenuto da rilievi che strutturalmente appartengono ad altri ambiti, pur presentando una certa eterogeneicità dal punto di vista geolitologico, conserva un ass...

La sesta “corda” viene identificata nella porzione di territorio a valle del dente formato dal terrazzamento fluviale che distingue l’ambito alluvionale recente del Piave dai livelli superiori. Le condizioni morfologiche di questo ambito sono nettamente distinte dagli altri, poiché la morfologia è decisamente pianeggiante e il mosaico agricolo regolare; il dente del terrazzamento, alto circa 8-10m separa fisicamente il piano inferiore da quanto si trova sopra dello stesso. Anche dal punto di ...

Questo territorio contiene una modulazione di visioni comunitarie rappresentate dalle diverse regole che discendono più o meno linearmente percorrendo i bacini idrografici che dal grande pascolo comune portano al Piave. Nel loro venire a valle, attraversando maestosi ed impervi boschi, una volta passato il tracciato della via pedemontana, riversano il proprio trascorso verso il fiume che tutti riunisce. In questo venire esprimono una variegata moltitudine di interpretazioni architettoniche de...

Attraversando le borgate fissate sulla Pista dei Veneti, partendo da San Vito sino a Guia, si può notare come esse siano connotate da chiare identità, nella misura in cui le architetture dei centri storici utilizzano con prevalenza determinati materiali piuttosto che altri, del modo con cui essi sono tagliati e dell’aspetto che gli edifici assumono in base all’utilizzo degli stessi materiali e dei criteri compositivi con cui sono assemblati.

In tal senso, sulla base dello stato attuale del paesaggio, seguendo le linee immaginarie che partendo dal pascolo del Cesen scendono a valle attraversando i singoli bacini idrografici e si incardinano sul relativo centro storico, è possibile definire cinque ambiti territoriali distinti per carattere ed identità. Questi ambiti presentano, da un punto di vista architettonico, elementi materiali e formali caratterizzanti che declinano le medesime tipologie architettoniche, articolando una serie...

I 5 bacini identitari sono: 1 Bacino A Ron, San Vito, Funer; 2 Bacino B Valdobbiadene, Martignago, Villanova, Ponteggio, Bigolino; 3 Bacino C San Pietro di Barbozza; 4 Bacino D Santo Stefano, Follo, Saccol; 5 Bacino E Guia, Guietta, Col.

S. Vito legata al Piave, orientata verso la gola di Segusino. Il toponimo Castella indica la presenza di un presidio medievale. Funer: “A sud di questo borgo c’è un luogo chiamato lazzareto dove nei secoli passati, soprattutto nel 1300 come si tramanda, si seppellivano in fosse comuni le numerose vittime delle cicliche pestilenze. Ecco spiegata la radice dell’aggettivo funereus e dei funeris che si addicvolno alla località” Ron è collocata nella strettoia di accesso alla valle di Ron, rappr...

Valdobbiadene, un tempo Pieve, unica tra le regole a concentrare attorno alla piazza la propria immagine urbana. Martignago (toponimo prediale - Martiniacum) denominava tre regole: Col, Riva e Cordana di M. Storicamente più vicino a San Pietro, forma oggi corpo unico con Valdobbiadene. Bigolino forse da “vicolinus” piccolo borgo oppure da “bigollium”, termine longobardo (A. Dal Zotto). San Giovanni legato a Bigolino, porta verso Colbertaldo. Villanova e Ponteggio colmelli compatti a pre...

Da Barbucia (983), allusione alla morfologia del luogo. L’epiteto degli abitanti (erbaroi) rivela il legame con il pascolo, accessibile risalendo la via oltre Barbozza verso il bosco della Curta e Pian del Farnè sino a Mariech, probabilmente la via privilegiata nel passato per la transumanza. Tra le borgate posizionate sulla via dei Veneti, questa è sostanzialmente l’unica a presentare una porzione di territorio agricolo a monte del paese, sino alla località case Geronazzo. Nella porzione ...

Santo Stefano manca di piazza, comunità aperta storicamente abituata a contatti con l’esterno per il commercio del vino. Appellativo abitanti: piazaroi. Follo da follone, macchina che pesta e rassoda i panni, attraverso l’acqua della Teva (tintura o legge e ordine) su cui insisteva una grande densità di opifici idraulici. Alto artigianato del ferro. Saccol (sub-colle), storicamente legato a S. Pietro attraverso la strada vicinale di Piander e Mont, figurativamente appartiene maggiormente al...

Guia evoluzione di Guizza dal tedesco Wiffa che significa bosco comunale. Possedeva l’antico bosco del Madean, la cui origine viene attribuita ad un legionario romano, Metellus. Inscindibile il rapporto con il bosco e la mezzacosta ancor più che con il pascolo, il legname veniva lavorato nell’unica segheria un tempo presente e molto utilizzato nelle costruzioni. Gli abitanti sono chiamati boscaroi. Col ha sempre costituito un’entità piuttosto autonoma.

Storia / Lettura musicale

Se prendessimo delle sezioni territoriali verosimili, che a partire dal Cesen percorrano ogni singolo bacino idrografico e, passando per uno dei cinque centri storici fondamentali, scendano a valle, e su di esse andassimo a rappresentare le tipologie edilizie presenti, si avrebbe una rappresentazione grafica simile a quella riportata nelle pagine successive.

Storia / Lettura musicale

Questa rappresentazione, che restituisce un’immagine simile ad un pentagramma, indica come la posizione degli edifici e la loro composizione complessiva si strutturi sulla base di punti di consonanza (gli edifici sembrano costituire accordi musicali), rapporti ritmici e sequenze precisamente ordinate. Questo dà ragione dell’armonia che si riscontra nell’osservare il paesaggio di Valdobbiadene.

Storia / Lettura musicale

Se le distinte corde prendono origine dalle condizioni orografiche e ambientali, creando i presupposti per cosa costruire, mentre le linee delle frequenze caratterizzanti mostrano l’appartenenza identitaria, ovvero il come deve essere costruito, allora l’armonia che domina nel paesaggio di Valdobbiadene può trovare una propria forma di narrazione in chiave musicale. Le corde orografico altimetriche indicano la frequenza sulla quale si stabilisce l’edificio: questa frequenza contiene informazi...

Storia / Lettura musicale

Ossia, le distanze aumentano proporzionalmente alla quota, o meglio ancora le dimensioni territoriali che ogni singolo edificio riesce a governare stanno in relazione al tipo di utilizzo (pascolo-bosco- agricoltura) il quale dipende dalla quota altimetrica. Gli intervalli diminuiscono in modo proporzionale man mano che si scende verso valle, infittendosi ancor di più in occasione delle creste collinari, sempre per il principio della quantità di territorio che il singolo edificio può governare...

Storia / Lettura musicale

In questa nota vibra una determinata frequenza, che connota e identifica le forme degli edifici rurali e le modalità con cui essi si distribuiscono sul territorio, in quanto espressione di un particolare utilizzo funzionale degli stessi edifici in relazione al territorio da presidiare. Questa nota può però essere raggiunta in vari modi, ovvero attraverso l’utilizzo di differenti organi vibranti i quali, a seconda della sezione e della lunghezza, fermati in punti differenti, emettono la stessa...

Architettura / Architetture rurali

Architettura / Architetture rurali

Architettura / Architetture rurali

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Architettura / Architetture rurali

1. SISTEMA PAESAGGIO PRIMA RELAZIONE: OGNI EDIFICAZIONE PARTECIPA AL SISTEMA DI PAESAGGIO COMPLESSIVO DI VALDOBBIADENE. Ogni edificio rurale intrattiene una relazione visiva e/o sonora con il proprio campanile di riferimento.

Nell’elaborazione del PRONTUARIO PER LA QUALITÀ ARCHITETTONICA E LA MITIGAZIONE AMBIENTALE è stata superata quindi la tradizionale impostazione “normativa” per adottare un approccio di tipo evolutivo ed un orientamento disciplinare di tipo regolativo, fondato sulla comprensione dei processi storici e delle relazioni paesaggistiche ai fini di una loro tutela e riattivazione, mantenendo l’autenticità e l’invarianza dei valori paesaggistici, culturali e ambientali accertati. A tale scopo, p...

2. DISTRIBUZIONE LA SECONDA RELAZIONE DEFINISCE LE MODALITÀ DI INSEDIAMENTO DELLE VARIE TIPOLOGIE, IN RELAZIONE ALLA GEOMORFOLOGIA. Il territorio comunale oscilla dai 139 m.slm. ai 1570 m.slm.; in questo senso Valdobbiadene rappresenta un piccolo mondo, all’interno del quale si sviluppa e conclude un ciclo agro-silvo-pastorale. Le tipologie architettoniche e le forme di inserimento paesaggistico variano secondo i differenti livelli altimetrici e la geomorfologia, in funzione del ruolo c...

3. CARATTERE LA TERZA RELAZIONE LEGA IL CARATTERE DELLE EDIFICAZIONI AL BACINO IDROGRAFICO DI APPARTENENZA Il carattere delle edificazioni deriva dalla declinazione alla scala architettonica delle matrici identitarie delle principali regole in cui si suddivide il territorio di Valdobbiadene, identificabili per semplificazione nei cinque principali bacini idrografici. Questi bacini comprendono (con i toponimi riferiti alla situazione esistente rispetto a quelli originari): a San Vito – ...

4. MARCATORI DI PAESAGGIO – CONTINUITÀ LA QUARTA RELAZIONE SI GIOCA CON I RIFERIMENTI PAESAGGISTICI DELL’AMBITO Esistono all’interno del sistema paesaggistico alcuni punti chiave, i marcatori di paesaggio, che hanno il ruolo di preservare e mantenere la leggibilità dell’antico sistema di insediamento agricolo. La continuità, intesa sia in termini visuali che funzionali che storico-identitari, deve essere la modalità con cui la futura edificazione instaura le relazioni con le diverse co...

5. ORIENTAMENTO LA QUINTA RELAZIONE SI STABILISCE IN RIFERIMENTO ALLA FISICITÀ DEL TERRITORIO Le edificazioni di Valdobbiadene si orientano rispetto all’orografia: il loro orientamento viene determinato dalla morfologia del terreno, in modo tale che esse si posizionino o parallelamente alle isoipse, oppure sulle linee di forza dei crinali. Per questo motivo il loro orientamento assume un carattere marcatamente scenico, in quanto gli edifici esaltano la morfologia, la sottolineano e ripr...

6. POSIZIONE LA SESTA RELAZIONE SI INSTAURA CON IL SUOLO: GLI EDIFICI ASSUMONO UN RAPPORTO SIMBIOTICO E ATTIVO, UTILIZZANDO LE NATURALI PENDENZE PER RAGIONI FUNZIONALI E RIVERBERANDO QUESTA ATTITUDINE NELLE IMMEDIATE PERTINENZE Quando ci sono le condizioni, gli edifici si posizionano in prossimità di un cambio di pendenza, presso il quale utilizzando il dislivello che la naturale pendenza genera, è possibile accedere all’edificio a due quote differenti sui lati opposti. Questo, pur deri...

7. COMPOSIZIONE LA SETTIMA RELAZIONE DEFINISCE I PRINCIPI COMPOSITIVI DEGLI EDIFICI Gli edifici rurali di Valdobbiadene si compongono per giustapposizione di unità funzionali legate all’uso agricolo (abitazione, ricovero, fienile, casello); ogni singola unità funzionale viene composta sul principio della simmetria, mentre l’intero edificio, in quanto composizione di parti, presenta sempre una asimmetria. SI può eccedere dalla regola quando anzichè un unico edificio, il fabbricato rurale...

8. AUTONOMIA L’OTTAVA RELAZIONE RIGUARDA IL RAPPORTO DI INFRASTRUTTURAZIONE CHE GLI EDIFICI RICHIEDONO Gli edifici rurali di Valdobbiadene si fondano su aspetti strettamente funzionali legati alla gestione degli aspetti agricoli e nascono come unità totalmente autonome. Per questo si dotano di manufatti complementari che ne permettono l’autosufficienza. In termini complessivi i singoli edifici fondano su di un criterio di sostenibilità.

9. COERENZA LA NONA RELAZIONE LEGA TOPOGRAFIA, GEOPEDOLOGIA, ARCHITETTURA E MATERIALI DA COSTRUZIONE ATTRAVERSO UN PRINCIPIO DI COERENZA All’interno della struttura paesaggistica che si manifesta attraverso il carattere armonico, ossia nella interrelazione delle regole n. 2 e n. 3, maggiore sarà l’utilizzo di risorse locali, maggiore la coerenza tra le proprietà statiche di tali risorse, i materiali da costruzione, e gli esiti formali dell’edificazione, tanto maggiore sarà la capacità d...

10. NUDITÀ LA DECIMA RELAZIONE DEFINISCE IL CARATTERE GENERALE DELLE EDIFICAZIONI E IL LORO ASPETTO MATERICO Il carattere con il quale si esprime l’architettura rurale di Valdobbiadene nella definizione dell’aspetto esteriore è quello della nudità, ossia dell’evidenza materica; nei propri elementi di dettaglio è quello della sobrietà, ovvero scevro di ogni forma di eccesso o di superfluo.

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