Mario Soldati nei suoi Viaggi in Itali tra il 1968 e il 1975 è tra i primi a rilanciare i vini genuini, ritenendoli parte di una civiltà autentica. A Carema rimane impressionato dalla “parete di colonne di pietra inghirlandate di vigna” e dalsuo vino “forte e simpatico come un gusto di sole e di roccia”.