La leggenda narra che un gruppo di poveri calderai, ridotti allo stremo da una carestia, si rivolsero al castellano di Bubbio per ricevere aiuto. Il castellano, magnanimo e filantropo, li aiutò donando diversi sacchi di farina di granturco. I giovani, anch’essi di buon cuore, cucinarono quella farina in piazza preparando una gigantesca porzione di polenta per aiutare i loro compaesani, poveri e affamati come loro. Ogni anno, i Signori e i cortigiani escono quindi dal castello per recarsi nella piazza del paese, dove mugnai e calderai accompagnano il carro con i sacchi di farina di mais per cuocere la polenta per tutti, in un enorme paiolo di rame. Dopo la scorpacciata, il castellano declama l’abbassamento delle tasse e dei dazi, invitando la popolazione a partecipare alla polentata dell’anno successivo. La ricorrenza viene celebrata tutt'oggi, intorno al mese di aprile .
Calendario eventi:
Centri urbani