Chiaverano fa parte della Rete Internazionale di “Cittàslow: le città del buon vivere”, ed è per questo sottoposta ad un codice di comportamento riguardo il cibo, l’accoglienza, i servizi e lo spazio urbano. Nella sua parte inferiore, la “serretta” è infatti modellata da lunghi e stretti terrazzamenti antichi, costruiti con muri a secco che sostengono i vigneti disposti a terrazze. I fazzoletti di terra hanno permesso la coltivazione di verdure come spinaci, patate, cipollotti e cavolfiori, molto apprezzati sui mercati di Ivrea e Biella, i cosiddetti “Orti di Chiaverano”.