Alla fine del XIII secolo il territorio è conteso tra la Diocesi di Ivrea e quella di Vercelli, che dall'altra parte della Serra preme sulla zona strategica della via Francigena. Una torre sul crinale della Serra tra Chiaverano e Andrate, detta “Bastia” rappresenta il massimo dell'affaccio dei Vercellesi sull'anfiteatro morenico. Nel 1308 da Chiaverano, fedele al vescovo di Ivrea, parte una spedizione che assale e distrugge la torre.