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La storia alto medioevale dell’insediamento, è legata alla leggenda; si narra che Ansgarda, Regina di Francia, ripudiata dal marito Ludovico il Balbo, si ritirava presso il fratello Attone Anscario, Marchese d’Ivrea e Signore di Settimo. Qui sarebbe morta nell’889 in odore di santità e sepolta nel battistero annesso al castello. L'episodio leggendario è rievocato ogni anno nel paese. Il borgo, a partire dall'XI secolo era compreso nel territorio della Valle di Montalto, alle dipendenze del Vescovo di Ivrea. L'area, importante sia da un punto di vista strategico che economico, era contesa dai Signori del luogo che si destreggiavano tra il Vescovo e l'alleanza con le Città di Ivrea e Vercelli per mantenere una certa autonomia. Nel 1357, dopo alterne vicende, il Vescovo cedeva ogni diritto feudale sulla valle ai Savoia, che a metà Seicento riconosceranno al Signore del luogo, allora Gottiffredo di Cesnola, il titolo comitale.