Nel 2015 si spense Nerino Gaglione, conosciuto come partigiano Fiorello. Durante la resistenza, giovanissimo, dipendente Olivetti, aderì alla settima divisione Giustizia e Libertà. All’epoca la fabbrica era stata dichiarata dai tedeschi stabilimento protetto, in quanto produceva materiale utile al Reich, e così diventò il centro della resistenza di Ivrea. All'interno si provvedeva all'approviginamento per la popolazione locale, al reperimento di armi, a mantenere i contatti i partigiani che stavano sulle montagne circostanti, a garantire rifugio agli antifascisti e a stampare clandestinamente i lasciapassare tedeschi, di cui Gaglione era in possesso. Dopo la Resistenza, Gaglione lasciò l’Olivetti e rimase sempre membro attivo della comunità di Bollengo.