da pinterest.ch
Se la diga di Mazzè negli anni Venti aveva dato un grande impulso all'attività agricola, le risorse della zona in campo occupazionale rimanevano piuttosto scarse. Il fenomeno dell’industrializzazione, rappresentato in un primo tempo in Canavese da cotonifici che impiegavano quasi esclusivamente donne, a causa dell’aumento della popolazione non era sufficiente a diminuire il numero delle persone che emigravano verso i paesi europei o le Americhe in cerca di lavoro e fortuna. Solo l’avvento di un tipo di industria più evoluta, con la richiesta di una mano d'opera specializzata, quale sarà l’Olivetti a Ivrea, riuscìrà a frenare l’emigrazione canavesana.