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L'attività agricola di Mazzè era decisamente penalizzata rispetto ai comuni limitrofi che avevano beneficiato della costruzione dei canali, come il Naviglio di Ivrea del XV secolo o il Canale Depretis del Settecento. Finalmente nel 1921 si progettava un intervento di ingegneria idraulica che doveva risolvere gli annosi problemi dell'agricoltura nella zona: la costruzione dello sbarramento sulla Dora Baltea, tra Mazzè e Villareggia, un'opera che avrebbe reso possibile l’irrigazione di circa 12.000 ettari di terreno, sulle due rive del fiume. Le caratteristiche dell'impianto per lo sfruttamento dell'energia idraulica venivano considerate tra le più avanzate in Europa; l'opera vinse premi all'Esposizione Internazionale del 1928 e attirò diversi visitatori da ogni parte del mondo.