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Nel IX e X secolo, con il protrarsi delle scorrerie saracene gli abitanti della pianura abbandonavano le loro abitazioni esposte al saccheggio e si rifugiavano alla sommità della collina di san Michele, costruendo la fortezza dalla quale nascerà il castello e la Mazzè medievale. All’inizio del secondo millennio, risulta che una cinquantina di famiglie risiedevano stabilmente all’interno del ricetto sulla collina. In quegli anni cresceva l'importanza di Mazzè, anche grazie al ponte Copacij sulla Dora Baltea che garantiva le comunicazioni con il vercellese. Il feudo di Mazzè veniva assegnato a Reinero Vaperga e nel XIII secolo l’imperatore Federico II di Svevia, a fronte dei servizi resi, concedeva agli eredi di Reinero il titolo di conti di Mazzè, infeudandoli del paese e della Dora Baltea nel tratto tra Vische a Saluggia.