L'ultima vittima

Emma Vallona, una danzatrice orientale, è soffocata dai debiti della sua vita dispendiosa; per poter tacitare i creditori, non esita a farsi avallare una cambiale dal ministro d’Angy, che viene così travolto dallo scandalo e vede la sua carriera politica distrutta. Intanto Emma s’è trasferita in Spagna sotto il falso nome di Madame d’Ambois. Continua ad essere una donna di mondo, dove la sua avvenenza la pone al centro dell’attenzione di molti uomini e tra questi il principe di Gébraléon, che la chiede in sposa. Emma accetta, ma poco prima delle nozze, riappare D’Angy. Temendo che questi possa rivelare al futuro marito i suoi precedenti, Emma si rivolge a un suo fedele servitore perché provveda a sopprimerlo. Ma il servo, per vendicarsi della donna che ha sempre respinto le sue offerte d’amore, si allea con D’Angy e insieme svelano le trame di Emma a Gébraléon. La vendetta del principe è atroce: Emma trova una morte spettacolare e con essa l’espiazione delle proprie colpe: sarà il sole stesso ad arderla viva.

Estratto dal film "L’ultima vittima", Aquila Films, 1913. Regia: Roberto Roberti. Nella scena in questione si può ammirare l'interno del Giardino della Rocca del Borgo medievale.

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