L’essiccatoio (in piemontese “Ca dla gra”) è una struttura simile ad una piccola baita, composta da più piani. Le castagne venivano disposte nell’essiccatoio sopra un reticolato di listelli in legno, in alto rispetto al fuoco. Il fuoco non doveva presentare fiamme, ma solo brace e fumo che, affumicando in parte i frutti, al fine di conservarle più a lungo. Le castagne essiccate venivano quindi “battute”, ovvero liberate dalla buccia e dalla pellicola interna, mediante lo sbattimento ripetuto di un sacco pieno di castagne sopra un ceppo. Le castagne pulite venivano quindi separate dai residui della buccia mediante un cestino di forma particolare, detto “val”, che funzionava come un setaccio. Infine si separavano le castagne da conservare intere, quelle da macinare per la farina e quelle da destinare agli animali.