Nel 1937 il Comune di Bairo vende il mulino a privati che lo dotano di un impianto elettrico per azionare una segheria. Sembrano risalire a questi anni interventi edilizi di trasformazione come per esempio la sopraelevazione di un piano per consentire la collocazione di nuovi macchinari. Gli interventi sono eseguiti impiegando materiali locali (laterizio e ciottoli di fiume) e tecniche tradizionali. L'immobile, completamente rinnovato in anni recenti, ha conservato alcuni aspetti dell'impianto edilizio originario, le attrezzature legate alla molitura, una ruota lungo il canale e attualmente ospita un’attività ricettiva.