Un oggetto totem

Atlasfor: senti Luis, a questo punto svelaci chi sono le dieci persone che ti hanno cambiato la mente e la vita?

Luis: Beh, come ti ho detto prima indubbiamente Sandra Mazzucchelli e Marisa Galbiati; ma ci tengo a ricordare anche Dieter Baumann (l’analista nipote di Jung), Armando Testa, Gino Strada, Vittorio Agnoletto, Carlo Petrini; nonché, per certi versi, Hokusai, Miyazaki, Beuys…

Atlasfor: per concludere, hai un oggetto-totem? Se sì, descrivicelo in breve…

Luis: sì, i miei pennarelli Sign della Pentel, di colore nero e rosso: sono stati i primi pennarelli ad essere commercializzati nel mondo e non potevano che essere prodotti da una azienda (e dalla cultura) nipponica, che ha ripreso l’antichissima tradizione giapponese degli strumenti di scrittura; se ci pensi il pennarello, con il suo feltro non è altro che la versione attuale del “Mensō”, del pennello dell’arte calligrafica, lo “Shodo”. Tenerli in mano ed adoperarli mi dà grande soddisfazione: sai, mi sento molto bene sulle spalle dei giganti del passato…

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