Luis Ciccognani: dove la creatività è di casa Milano

Atlasfor: e perché lo hai chiamato “Laboratorio Miniera”?

Luis: il termine “miniera” rende viva agli studenti l’idea del necessario lavoro di scavo e di raffinamento sui concetti e sulle parole: per uscire dai luoghi comuni, non rimanere imbrigliati nel mainstream del pensiero unico e delle “parole trappola” della professione. Ho sempre lavorato in questo modo: iniziando con una singola parola e lavorando per associazioni, digressioni, consonanze, arrivo ad un punto che la mia mente non poteva prevedere a priori; in questo modo si trovano le “pepite”, le gemme. Questo ha fatto sì anche che le mie campagne e le relative filastrocche commerciali (pensa allo spot per Lasonil o a quelli per Nastro Azzurro e Galbusera) non apparissero solo come "nursery rhyme", ma entrassero in consonanza affettiva con la marca e con il prodotto; proprio come ci capita con la squadra del cuore, le canzoni della nostra infanzia-adolescenza, il bacio della buona notte, un "effetto madeleine", insomma.