Luis: negli ultimi anni siamo arrivati ad un conformismo indigeribile: tutta la pubblicità dichiara e pretende di essere “di rottura”. E in questo modo tende inevitabilmente a collocarsi su uno standard, e dunque a perdere la sua originalità. Perché quando tutti vogliono andare controcorrente si crea l’omologazione dell’anticonformismo”; è come una malattia - infantile e senile al tempo stesso - che affligge gran parte della conclamata creatività, in cui i termini “trasgressivo”, “sinergia”, “digitale”, “trendy” (tanto per dar nomi) si rincorrono tra loro. Ma come in una “malattia” c’è anche il periodo della convalescenza: che è quello che noi oggi (pur tra mille contraddizioni) stiamo vivendo.
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