Tra le opere eccezionali del grande ebanista Pietro Piffetti, molto attivo in Piemonte nel Settecento, spicca questo mobile, definito "il più bello del mondo". Il manufatto a doppio corpo, realizzato nel 1738, si trova ora situato nel museo, in una delle stanze adibite a studio. Il doppio corpo è intarsiato in avorio ed è decorato, in modo esuberante e raffinatissimo, con scene riprese da celebri incisioni del Cinque e Seicento. Secondo alcune ipotesi il mobile fu commissionato in occasione di un matrimonio, evento cui alludono diverse immagini. Sono raffigurate diverse scene di caccia; la scena centrale rappresenta Diana dormiente accanto a una ninfa e ai suoi cani.
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