Di Mario Vicarj da Alessandro Martini, Le Terme di Acqui, Umberto Allemandi & C. Torino 2009
Il progetto di Vicarj prevede di collegare il nuovo edificio con l'albergo esistente attraverso un lungo corridoio. Il punto d'incontro tra le due strutture avviene in una sala ottagonale con cupola affrescata che funge da sala d'aspetto. Da questa si dipartono tre corridoi che portano ai diversi reparti di cura, riservati distintamente a uomini e donne. La sala ottagonale con gli affreschi pompeiani è l'unico elemento decorativo che spicca in un impianto molto sobrio e caratterizzato da un linguaggio minimale. Tanta sobrietà era probabilmente dettata dalle ristrettezze economiche con cui si realizzava l'operazione immobiliare.