da Flikr
Sappiamo dalle cronache locali che il Lanificio Canavese di Castellamonte contava alla metà del XX secolo 300 operai; era secondo soltanto alle Concerie Alta Italia che impiegavano 600 addetti. Le concerie ottenevano nel 1940 la concessione per derivare dal Canale di Caluso cinquemila litri di acqua al secondo, per azionare un impianto idroelettrico, sito in regione Ponte Rosso, il quale sfruttando un salto d’acqua di circa cinque metri, sviluppava una notevole potenza. Un altro impianto sorgeva quasi contemporaneamente su iniziativa del Lanificio Canavese, e altri ancora per soddisfare il fabbisogno di industrie minori di Castellamonte. Le centraline elettriche furono in piena attività sino al 1962, quando una legge del governo Fanfani sanciva la nascita del monopolio ENEL. Alcune centrali "storiche" sono oggi in fase di ristrutturazione.