Benché fosse possibile demolire l'ex-vasca di depurazione, dove era previsto l'arrivo del ponte ciclopedonale, la destinazione d'uso del luogo sarebbe comunque rimasta poco gradevole alla vista e all'olfatto. Pertanto si è scelto di realizzare un'opera che richiamasse la destinazione reale del luogo, ovvero la depurazione delle acque, proponendo al pedone e al ciclista un'esperienza visuale ed olfattiva realistica e onirica allo stesso tempo.