Di Stefano Maria Doardo, Andrea Rossetto, Alessandra Simonini da Terre srl
Ossia, le distanze aumentano proporzionalmente alla quota, o meglio ancora le dimensioni territoriali che ogni singolo edificio riesce a governare stanno in relazione al tipo di utilizzo (pascolo-bosco- agricoltura) il quale dipende dalla quota altimetrica. Gli intervalli diminuiscono in modo proporzionale man mano che si scende verso valle, infittendosi ancor di più in occasione delle creste collinari, sempre per il principio della quantità di territorio che il singolo edificio può governare in base alle condizioni orografiche/funzionali. Questa progressione rivela una forte analogia con la sequenza di tasti da stabilirsi sulla corda di uno strumento per poter suonare la scala musicale corretta; osservando la corda di una chitarra, ad esempio, questa similitudine mostra la propria essenza fisica: per risuonare correttamente, per stabilire intervalli armonici, la corda viene divisa in intervalli che diminuiscono in modo costante man mano che i suoni sono più acuti, ossia le frequenze più alte. Così, la maggior frequentazione dell’uomo nel territorio avviene laddove le risorse rendono in maniera più intensa, e si dirada dove le risorse hanno necessità di un uso più dilazionato. Ognuna di esse tuttavia corrisponde ad una nota: la vibrazione che la identifica si accorda con le successive e le precedenti sulla base del rapporto armonico dato dal fattore orografico-ambientale.